BioAcustiamo WEEK: tra i risultati anche due nuove presenze faunistiche

BioAcustiamo WEEK è stato un percorso aperto a tutti i cittadini, accompagnati solo virtualmente nelle loro esplorazioni dei suoni emessi dalla fauna selvatica da esperti di eco e bioacustica e di naturalisti del Gruppo Naturalistico della Maremma Laziale, del Museo del Fiore di Acquapendente e del Centro Studi Naturalistici Arcadia. Un progetto di Citizen Science molto particolare: la ricerca scientifica alla quale i cittadini sono stati invitati a partecipare era una conoscenza di base della bioacustica correlandola ai nostri ambienti sempre più antropizzati. Una ricerca a largo raggio, senza concentrarsi su questo o quel gruppo faunistico.

Ecco, forse BioAcustiamo WEEK è stata molto più un’azione di educazione naturalistica collettiva che un invito alla collaborazione per una ricerca scientifica. E certamente per l’evento BioAcustiamo WEEK 2021 alzeremo l’asticella… La ricerca faunistica ed etologica attraverso la bioacustica impone vincoli metodologici e strumentali di base sui quali la prossima volta non sorvoleremo.

Due Livelli di BioAcustiamo. Non possiamo dare zero requisiti, e aspettarci materiale di qualità. Se i partecipanti da trenta scenderanno a quindici, ma produrranno materiale utile per le ricerche naturalistiche che proporremo, sarà comunque un successo. Perciò programmeremo due livelli di partecipazione: il BioAcustiamo Education per la conoscenza generale e il BioAcustiamo Research per la collaborazione alla ricerca.

Partecipazione di ricerca. In questo caso i partecipanti dovranno sottoscrivere una serie di impegni e visionare un webinar formativo; sempre in questo caso le registrazioni accettate saranno solo quelle effettuate con un registratore digitale, o con un microfono collegato a un PC portatile o attraverso un microfono ultrasonico tra quelli disponibili, per esempio, tra i prodotti di Dodotronic. I files acustici saranno in formato PCM non compresso (o wav ) con campionamento almeno di 44.1 kHz e la durata di almeno 10 secondi. Nel caso di utilizzo di smart phone e tablet per la registrazione verranno specificati le app/software consigliate. Prima di inviare la registrazione, chi l’ha realizzata dovrà accertarsi che essa sia priva di rumori tecnogenici/antropogenici di fondo, e esaminare l’oscillogramma (“volume envelope”) osservando un evidente risalto del canto rispetto al rumore/silenzio di fondo.

Due nuove specie per l’Alto Lazio. Analizzando tutti i files ricevuti, e nonostante i gap metodologici sopracitati, anche BioAcustiamo WEEK 2020 ha contribuito alle ricerche faunistiche ed in particolare a quelle attive nella Maremma Laziale dal 2019. Il nostro esperto di bioacustica entomologica, Marco Pesente, ha potuto discernere tra i files acustici ricevuti per la determinazione, i suoni, ad elevata componente ultrasonica (le registrazioni sono infatti avvenute con un Ultramic 384K di Dodotronic) di una specie di Ortottero e di una specie di Cicala, non ancora segnalate per quel territorio.

Uromene elegante (Orthoptera, Tettigonidae). Uromenes elegans è una grande cavalletta verdastra, lunga fino a 33 mm, conosciuta delle regioni peninsulari italiane e della Sardegna. Il canto di richiamo del maschio è costituito da una serie di sillabe ripetute ad un ritmo di circa 0,7-0,9 secondi.

Cicala scura (Homoptera Cicadidae). Cicadatra atra è una cicala poco comune nelle nostre regioni, lunga tra 22,8 e 26 mm. Il loro suono, come nelle altre cicale prodotto da un meccanismo timbalico, è versatile secondo le situazioni, “disturbo e allarme”, “canto”, “corteggiamento e accoppiamento”. Le frequenze variano da 5,5 a 12 kHz con massimo tra 8 e 10 kHz.