UN POSTO AL SOLE ANCHE PER BISCE, NATRICI E COLUBRI

Da molti anni cerchiamo di scardinare la convinzione, purtroppo tanto radicata nel nostro Paese, che vede nei serpenti di qualsiasi specie, e addirittura nei sauri che strisciano, un potenziale pericolo per la propria e altrui incolumità. E da decenni tentiamo di togliere, dalla massima parte delle teste di chi ci circonda e ci segue, quel chiodo fisso -entrato con i messaggi religiosi nel profondo del cervello- del serpente quale inizio di tutti i mali dell’uomo.E’ la classica lotta contro i mulini a vento. Sappiamo di essere in estrema minoranza e sempre più in difficoltà ora che tanti si spacciano da “esperti” sul web e sui social, ponendo sullo stesso piano i serpenti di casa nostra, innocui o dalla pericolosità ridicola, con gli elapidi ed i viperidi centrafricani e sudestasiatici, dai veleni quasi sempre letali. Lungi dall’arrenderci, cerchiamo almeno di continuare a martellare diffondendo una corretta e consapevole conoscenza. Alleghiamo qui due utili Poster. Inviamoli a tutti gli insegnanti e direttori didattici delle Scuole Primarie che conosciamo, perchè vengano diffusi a tutti i bambini e ragazzi e alle loro famiglie. Per una conoscenza concreta e senza pregiudizi.Cerchiamo di cambiare le regole: diamo finalmente a bisce, natrici e colubri quel posto al sole, tranquillo e senza persecuzione, che essi meritano (e non solo per i vantaggi per gli umani della loro valenza ecologica di controllori della piccola fauna).

Ecco il comunicato stampa “PERCHE’ NON UCCIDERE I NOSTRI SERPENTI” della Commissione Conservazione della “Societas Herpetologica Italica” (CC SHI), Associazione scientifica erpetologica che collabora con le Istituzioni scientifiche e di Conservazione della Natura nazionali :
In riferimento alle continue note di stampa e mediatiche, riguardanti la presunta pericolosità di serpenti autoctoni e notizie che riportano l’uccisione di questi preziosi animali  in svariate località del nostro territorio, come se fosse la migliore forma di interazione con essi e senza accennare alla loro protezione ed utilità, la CC S.H.I. specifica quanto segue.
La paura dei serpenti è atavica quanto ingiustificata, essendo trascurabile la percentuale dell’ofidiofauna italiana rappresentante un qualche pericolo per l’uomo.   L’indiscriminata uccisione di anfibi e rettili è reato, oltre ad essere uno dei principali fattori di minaccia per la biodiversità dell’erpetofauna, la quale è già chiamata a convivere  con un territorio altamente antropizzato (urbanizzazione, agricoltura industriale) e in cui risultano quasi scomparsi gli habitat naturali.  La CC S.H.I. invita
 a non prendere iniziative arbitrarie in tema di “disinfestazioni” del territorio da parte di serpenti così come da altri animali selvatici, ma di rivolgersi alle istituzioni ed alle autorità competenti,  come i Carabinieri Forestale, gli specialisti disponibili oppure alla CC S.H.I. stessa, la cui consulenza in materia è sempre a disposizione di cittadini, organi di informazione, associazioni ed Enti locali.   Per informazioni: conservazione.shi@gmail.com  oppure il Sito web: http://www-3.unipv.it/webshi/

Un serpente nel suo ambiente: innocuo, sempre, se non è minacciato nè assalito …