Storia del Progetto

Dal 1990, per portare in Italia le strategie da tempo già applicate in altri Paesi, Vincenzo Ferri ha attivato un programma di salvaguardia delle popolazioni di Anfibi minacciate dall’attraversamento annuale di strade trafficate nel periodo della riproduzione e contemporaneamente promuovere altre attività di conservazione attiva e di censimento e aumentare l’interesse generale verso le problematiche di salvaguardia di tutta la Piccola Fauna: il Progetto ROSPI . Il primo vero progetto di “citizen-science” italiano.

Nei primi quindici anni di attività, a partire dalle prime 2 località attivate nel 1992, le campagne di salvataggio che erano coordinate scientificamente o patrocinate dal Progetto ROSPI, riguardavano 51 località situate in 14 province: Ancona, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Milano, Novara, Padova, Pavia, Pordenone, Pesaro Urbino, Sondrio, Varese, Viterbo, distribuite in 7 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Marche, Puglia e Lazio. Interventi di conteggio, di salvataggio sulle strade, di ricerca e monitoraggio, di formazione e divulgazione naturalistica, che hanno progressivamente coinvolto qualche migliaio di volontari, o di “rospisti” come spesso venivano indicati, e portato ad un generale interessamento sia del grande pubblico e delle scuole, sia -e questo è tuttora il target più difficile da coinvolgere- amministratori e amministrazioni.

Anche se la turnazione è pesante (i volontari sono ancora oggi -a 30 anni esatti da quel big bang- in numero insufficiente per permettere impegni più dilazionati ai singoli partecipanti) il risultato è gratificante: in ciascuna campagna annuale in quei 51 siti sono stati salvati mediamente circa 170.000 Anfibi. Si tratta quindi di qualche milione di individui di Anfibi dal 1990 al 2019, appartenenti ad almeno queste 11 specie: Bufo bufo (66-68% sul totale), Bufotes balearicus, Rana dalmatina, Rana temporaria, Rana latastei , Pelophylax klepton esculentus, Hyla perrini e Hyla intermedia, Bombina variegata, Triturus carnifex, Lissotriton vulgaris meridionalis e Salamandra salamandra.

In questi anni grazie anche al nostro Progetto ROSPI sono state posizionate decine di chilometri di barriere antiattraversamento temporanee o fisse, progettati e realizzati una cinquantina di tunnel sottostradali. Ricordiamo che i primi tunnel italiani realizzati appositamente per evitare la strage annuale di rospi trasmigranti per la riproduzione datano ormai 40 anni e sono quelli realizzati sulla strada comunale Crone-Vesta sulla sponda sinistra del lago d’Idro (Idro, BS).